lunedì 23 aprile 2012

Racconto di una piccola impresa più morale che fisica



Una settimana fa, appena uscito da 7 giorni di influenza mi faccio convincere, come al solito, dal mitico Fido Fede a partecipare alla mezza maratona della città del Santo, la mia città, la bellissima Padova.
“Tanto ce li hai nelle gambe” dice lui.
Anche la nuova recluta runner Theo insiste dicendo che potrei essere un ottimo compagno di avventura e dato che non parto con chi sa quali velleità mi chiede di tirarlo fino alla fine.
Ed è così che mi iscrivo l’ultimo giorno utile a questa competizione che si svolge sulla distanza dei 21,097 km.
Decido quindi di fare qualche uscita corsaiola preventiva per testare il mio fisico ancora debilitato dalla malattia.
Lunedì mattina faccio il primo tentativo, ma i primi metri sull’asfalto e sui san pietrini poi sono durissimi, sento che mi vogliono dire qualcosa ma io non li ascolto e continuo, dopo 600 metri passo sul ghiaino del piccolo argine della Specola, attraverso la strada ed imbocco l’argine di via Goito, finalmente sullo sterrato morbido penso e mi rilasso e in 2 secondi mi ritrovo a terra, faccia in giù tutto infangato e dolorante.
Come i bimbi piccoli che non vogliono far vedere di aver accusato la caduta mi alzo immediatamente e mi guardo attorno imbarazzato……..nessuno mi ha visto……che culo!
Imperterrito ho continuato la mia corsa e così ho fatto anche il mercoledì e il giovedì.


Domenica mattina ore 7.15 suona la sveglia……che mal di testa….sono andato a letto alle 2.00 dopo una cena infinita ricca di vino.
Prendo la maglietta della maratona di Barcellona…..la indosseremo tutti questa mattina.
Appuntamento alla Stazione dei treni di Padova per le 8.30 da li le navette ci porteranno alla partenza.
Assieme a Theo e a Tega ci incamminiamo lungo corso del popolo ed ecco che compaiono altri runners, la città è chiusa al traffico, ci siamo solo noi, la città è nostra!
Fede mi fa notare che si inizia a respirare aria di maratona, io non sono un esperto (1 sola all’attivo) la città è grigia e ben diversa dalla mitica mattinata di Barcellona del 25 marzo ma sento che c’è qualcosa di simile, qualcosa che mi riporta in Spagna…..ah ecco…..le facce, gli sguardi, le espressioni dei runners che aspettano in silenzio prima di salire sulla navetta. Certo non andiamo a fare una maratona ne facciamo metà ma la voglia di correre, di misurarsi, di sfidarsi è sempre la stessa……c’è un percorso da fare e un tempo da battere!


Incontriamo alcuni amici: Vincenzo e Luca, saliamo sulle navette diretti a Camposanpiero.
Ore 9.00 ci incontriamo con Lo Spakkazza Team, ci sono Felix, il Re, L’ing, Got e Andrea, l’atmosfera è goliardica, le solite battute sul tempo e sul ritmo che ognuno terrà ma oggi per me non c'è tempo e ritmo, sono fuori forma e sarò la spalla di Theo; obiettivo: sotto le 2 ore!!!!!


Decidiamo comunque che la partenza sarà "tutti assieme" e così sotto un cielo grigio ed una brezza fredda che come al solito stimola il mio stomaco ci incamminiamo verso la partenza, siamo un mare di 1800 podisti.
Ci diamo la mano ci facciamo un grande in bocca al lupo e si parte.
I primi metri li facciamo con i moschettieri (Re, Ing e Felix), prendiamo subito il ritmo andando a 5’20’’, mi giro e Theo è al mio fianco…bene. I moschettieri iniziano ad accelerare mentre non si vedono già più Tega, Vincenzo, Got e Andrea.
Mi guardo attorno e mi rendo conto che siamo in tanti, inizio a dilettarmi nella lettura degli abbigliamenti per capire le varie provenienze ma è ancora presto dobbiamo ancora incontrare gli atleti che stanno correndo la maratona e per lo più siamo tutti autoctoni.
                                Io sono quello in maglia viola, Theo al centro in maglia rossa.

Maciniamo chilometri in scioltezza e Theo si deve sorbire la mia logorrea….continuo a ripetergli quanto sia bello correre e faccio paragoni con Barcellona ad ogni km….”c’era più gente”…..”c’era più pubblico”……”dai Theo dai la mano ai bambini”…..lui, secondo me vuole uccidermi ma sta zitto, un po’ perché inizia a sentire la stanchezza ed un po’ perché gli servo fino alla fine, poi potrà insultarmi.
Il pubblico è vero, è poco ma quei pochi che ci sono, sono da encomiare……con quel tempo….alzarsi dal letto per incitare e tifare……per noi partecipanti non ha prezzo. Qualcuno riconosce la mia maglietta e mi urla “grande Barcellona” io mi emoziono faccio 50 metri a 4’ al km e poi torno alla realtà perché c’è il mio compagno d’avventura che mi riporta all’ordine.
Alcuni si sono organizzati con gazebo, griglie e fusti di vino e birra, altri hanno creato una console da deejay e suonano musica a tutto spiano…insomma non ci si può annoiare.
I primi ristori li saltiamo, incrociamo i runners della maratona e non serve vedere il pettorale con la numerazione diversa per riconoscerli ma basta guardarli in volto, cavolo noi siamo al 10° km e loro sono già oltre il 30°km. Alcuni vanno in difficoltà…..forza ragazzi……racconto a Theo della mia crisi a Barcellona orgoglioso e fiero di averla avuta e lui mi guarda con gli occhi da killer ma è ancora troppo presto per farmi fuori….


In un attimo siamo al ristoro del 14°km….forza Theo…..prendiamo un gel…..che fa figo…..ma ci da anche forza….inizio ad aumentare il ritmo siamo sui 5’00’’al km ed il mio compagno di avventura non cede….grandissimo!!!
Arriviamo in zona Arcella Theo inizia a rallentare, il viso affaticato, non parla più….ogni tanto mi dice “nonnnnmamollaeeee” ovvero “non mi mollare!!!” seguito immagino da mille imprecazioni mentali.
Si affianca un tizio in bici e inizia ad incitarlo per ben 2 km…..”forza è solo questione di testa, attaccati al tuo amico, non lo mollare!!!”
Ed insieme continuiamo a spingerlo, io mi invento un po’ i ritmi e le distanze e il mio collega biker mi da man forte, anzi azzarda un meno 2km quando ne mancano 3, tanto Theo neanche riesce più a vedere i cartelli…..


Eccolo che si affianca e mi dice” sto dando il 150%, non ne ho più!!” ma non si è accorto che ormai siamo davanti alla Basilica del Santo a 300m dall’arrivo, gli dico che se fa uno scatto stiamo sotto l’ora e cinquanta……entriamo in Prato della Valle……bellissimo….una folla di appassionati, curiosi e famiglie che incita i partecipanti negli ultimi 200m…..sento chiamare il mio nome ed eccoli…i compagni di avventura….Zanio, Mario, Marco….in realtà mi insultano goliardicamente….ma io oggi non ho bisogno di essere incitato sto facendo il pacemaker per il mio amico che sembra sentire le grida dei ragazzi e dato che non distingue più neanche le parole prende tutto come un tifo e parte a razzo…..arriviamo assieme abbracciati e braccia al cielo tagliamo il traguardo!
1h50’12’’…..pazienza non siamo scesi sotto l'ora e cinquanta ma grande Theo che praticamente senza allenamento si è fatto una mezza maratona incredibile!

Che dire….se alcune competizioni ti emozionano per la prestazione e il grande risultato ottenuto altre per aver aiutato un amico a portare a termine un impresa.
Mi porto a casa un’ottima prova e un importante allenamento morale che non vale certamente meno di una grande prestazione fisica.

Appena avrò le foto le posterò.

Alla prossima.
Alessio.

1 commento:

  1. Complimenti per l'opera di "assistenza sociale"; credo che per questo però qualcuno ti abbia già ringraziato... Complimenti anche per lo stile del tuo blog, per me che ti conosco quando leggo sembra proprio di sentirti parlare.
    Avanti così!

    Luca

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