martedì 2 ottobre 2012

39° BERLIN MARATHON, LA MIA SECONDA......


Ciao a tutti!!!
Appena rientrato da Berlino dove ho partecipato alla 39° Berlin Marathon……la mia seconda maratona!
Che dire?
Semplicemente magnifica……..la città, la corsa, la gente, il percorso, i partecipanti……tutto semplicemente incredibile, memorabile, indescrivibile, adrenalinico……non saprei da dove cominciare….
Tutto inizia il venerdì mattina quando partiamo per Berlino, una parte dello Spakkazza Team è già lì' da giovedì, appena imbarcati a Venezia e già respiriamo aria di competizione, l’aereo è gremito di runners italiani, ognuno indossa l’abbigliamento della propria squadra, ci si guarda tutti e ci studiamo come se fossimo diretti avversari…….come se tutti potessimo ambire alla vittoria……e più ci penso più capisco che in effetti ognuno di noi è in cerca della propria vittoria che può essere arrivare alla fine e battere il proprio personale e………perché no……battere quello spilungone in seconda fila lato corridoio mi farebbe anche piacere, perché la maratona in fondo è anche questo……correre contro tutti e contro te stesso!
Arrivati a Berlino come i bimbi scalpitiamo per andare subito all’Expo,  vogliamo il pettorale!!!!!!
L’expo della maratona si trova nel vecchio aeroporto di Tempelhof, lo storico aeroporto della città chiuso nel 2004, l’intera struttura fa da scenografia a tutto l’expo che si sviluppa dentro e fuori l’aeroporto.
C’è tantissima gente ed è solo venerdì, facciamo uno giro degli stand, mangiamo qualcosa e assaggiamo la mitica birra Erdinger analcolica che sappiamo sarà il premio dissetante alla fine della maratona; la barista storce il naso quando ordino la birra per via dell’alcool e quando chiedo una bottiglia di acqua si mette a ridere……ciccia, penso io…….non preoccuparti che domenica dopo la maratona recupero tutto l’alcool perso!!!
Andiamo a ritirare il pacco gara e pettorale, e qui devo dire che c’è l’unica nota negativa. Il pacco gara non è all’altezza delle aspettative….non c’è una t-shirt dell’evento ma solo un braccialetto, un pacco di pasta Barilla e una cartolina nella quale scrivere il tempo d’arrivo.
Un po’ pochetto visto il costo della partecipazione…….
Il tempo è bello, ideale, fa molto fresco, passiamo la giornata di sabato a visitare la città in bici stando attenti a non stancarci troppo. Prenotiamo in un ristorante italiano per la classica cena pre-gara tutta a base di pasta e via a nanna presto.
Come al solito dormo al massimo 2-3 ore ma alle 6 del mattino mi sento comunque riposato e fresco. Io e l’Ing(Simo) che siamo in un altro albergo facciamo colazione assieme, prendiamo la bici e pedaliamo in direzione di Postdammer Platzt, punto di ritrovo con tutto il gruppo.
Fa molto freddo, le strade sono completamente vuote, qua e là si vede qualcuno che a piedi raggiunge la metropolitana, come a Barcellona sento che la città è nostra……di noi runners!!!!!
Man mano che ci avviciniamo a Postdammer Platzt la gente comincia ad aumentare fino trovare veri e propri fiumi di corridori che si dirigono verso la maestosa Porta di Brandeburgo.
Mettiamo giù le bici e anche noi entriamo in quel fiume di persone….c’è chi ride e scherza, chi sente già la tensione e sta in silenzio, chi come me sente tutti i dolori del mondo ed è preoccupato perché non è andato al bagno quella mattina……
Ci facciamo la foto di rito davanti alla Porta di Brandeburgo, siamo tutti con la nuova divisa Spakkazza, rossa e bianca, osserviamo la porta sapendo che se la rivedremo sarà ormai cosa fatta e se la sorpasseremo mancheranno solo 200m alla fine.

Giù le sacche e via di corsa verso le gabbie, siamo in ritardo e la gente si accalca nei cancelli che portano alla partenza, ci mettiamo in coda e arriviamo appena in tempo per sentire lo sparo, si vedono i palloncini azzurri prendere il volo….l’atmosfera è elettrica…tutti partono a razzo…il vialone è enorme e non ci sono problemi per prendere il ritmo giusto, almeno per noi lentoni che partiamo a 5’20’’.
Cerchiamo di non farci prendere dalla foga e di andare più piano possibile, di cercare il ritmo perché in questi casi si rischia sempre di strafare…..creiamo subito una piccola unit composta da me, Felice, Hp (Herr Professor-ex Re) e l’Ing(Simo). Prendiamo il ritmo, sappiamo che dobbiamo passare la mezza in 1:50 per fare un buon risultato.
Perdiamo quasi subito l’Ing che vuole essere più prudente con il ritmo ma dopo una decina di km ce lo ritroviamo alle spalle e ci dice che seguendo la linea blu ( la linea ideale dei 42,195km) ci hai ripresi senza aumentare l’andatura…..porcheggiamo mentalmente e vocalmente per tutta la strada che abbiamo fatto in più e ci mettiamo anche noi sulla linea che mi farà diventare quasi strabico per la paura di non perderla…..
I ristori sono un po’ caotici si rischia di scontrarsi ma noi siamo organizzati ed a turno andiamo a prendere da bere anche per gli altri.
Ma le magagne non sono finite……verso il 18°km ci rendiamo conto che qualcosa non va con i nostri garmin….ci danno un ritmo sotto i 5.15 ma facendo 2 conti a mente ci rendiamo conto che siamo troppo lenti e che il passaggio alla mezza sarà sopra l’ora e cinquanta….e di brutto…..nasce una piccola discussione interna su chi vuole subito cambiare ritmo e chi dice di aspettare il 30°km……c’è molta paura di rischiare…
Per fortuna che il cartello “fra 23km trovi la birra” ci da' nuovi stimoli e motivazioni e risana lo spirito del gruppo.
Nel frattempo riperdiamo l’Ing, lo ritroveremo a gara finita, ci sorpassa un tizio vestito da ape con scritto “plan bee”…..beato te che ce l’hai il piano B…..noi che famo adesso per recuperare?
Il pubblico è tantissimo e incita continuamente con la voce, con i tamburi, con ogni arnese che produca suoni e rumori….do la mano ad un paio di ragazzini e subito sento l’adrenalina che scorre, i brividi lungo la pelle e l’occhio che si inumidisce…….che sensazioni bellissime…..è per questo che ci alleniamo 4-5 mesi…..solo per questo e ne vale la pena!
Cerco di contenermi è troppo presto…….so che avrò bisogno più tardi di queste emozioni se voglio arrivare alla fine.
Passiamo al 30°km, abbiamo aumentato il ritmo, ci guardiamo in faccia……stiamo tutti e tre bene…..recuperiamo Luca che era partito più forte ed ora è preso dai crampi, lo incitiamo a non mollare e proseguiamo.
Ci sono degli spettatori francesi che urlano ”allez spacassa!!!”….un altro “go Alessio!!!”…..
Arriviamo al 35° non guardiamo quasi più il garmin ma sappiamo che stiamo spingendo perché mentre nella prima parte molti ci sorpassavano, ora siamo noi che li stiamo passando tutti……facciamo altri 2 conti mentalmente e realizziamo che possiamo ancora stare sotto le 3:40…..crisi permettendo.
Perdiamo anche Hp, restiamo solo io e Felice che come un trenino ci ha tirati per tutto il tempo, ci guardiamo e iniziamo ad aumentare ancora, lui continua a dirmi” Cero io sto bene ne ho ancora” io lo guardo e gli dico “vai vai che provo a stare con te!”
Al 40° passiamo anche Ivan che è venuto a Berlino per fare un lungo in previsione di New York.
Aumentiamo ancora, siamo sempre in spinta e passiamo tantissimi runners, ora l’adrenalina è a mille e lascio che tutte le emozioni fluiscano fuori per darmi l’energia necessaria a fare gli ultimi km…..Feli mi urla “Cero…Krampo!!!” mi metto a fianco e gli urlo che ormai è fatta che se non molliamo facciamo il tempone! Oltrepassiamo l’ultima curva ed eccola LI'….la Porta di Brandeburgo….”dai Feli che quello è l’arrivo!!!!!” urlo io…scattiamo ancora più forte….ultimo km…..c’è una bolgia…..migliaia di spettatori che urlano!!! So che dev’esserci anche Valentina lì da qualche parte a guardarmi e allora spingo ancora di più…….dopo la porta ci sono SOLO 200m, mi avvicino a Feli perché so già che fra poco ci abbracceremo che passeremo assieme sotto quel traguardo magnifico e così è stato…….a 20 metri dalla fine ci abbracciamo e passiamo il traguardo bloccando il tempo in 3:39:05!!!!!!!!!!

Ultimo 1000m in 4’20’’ e negative di split di oltre 5 minuti…..
Contentissimi continuiamo ad abbracciarci con gli occhi lucidi, lo bacio in testa un paio di volte….grande Felix!!!!!
Per qualche minuto non realizzo ancora e seguo i finishers che camminano grazie all’inerzia della corsa…..poi mi consegnano la medaglia….la metto al collo e capisco che nel mio piccolo ho fatto un'impresa….la mia piccola impresa!!!


So che forse è  un discorso poco sportivo ma la birra che consegnano a fiumi alla fine anche se analcolica non ha prezzo, buonissima!!!
Personalmente per me è stato un fine settimana indimenticabile di quelli che ricorderò per sempre, perché è vero che ho fatto il mio personale abbassandolo di oltre 25 minuti ma tutto questo in una città bellissima che ha fatto da cornice ad una maratona magnifica e sicuramente molto veloce!

Grazie Berlino.

lunedì 24 settembre 2012

- 6 giorni.....


Ci siamo, mancano pochi giorni all'attesissima Berlin Marathon.
Lo Spakazza Team ed io siamo pronti, abbiamo perso qualche runners per strada, purtroppo la sfortuna è sempre dietro l'angolo e alcuni di noi verranno a Berlino per fare un miracolo.....cercare di arrivare fino alla fine per portarsi a casa l'agognata medaglia.
Forza Zanio e Ricky!!!!!
Per quanto mi riguarda la preparazione è andata bene, il mio podologo nonché allenatore me l'ha fatta “sukare” tanto, come dicono i Catanesi.
Ripetute di ogni tipo e genere, lunghi e medi a ritmi lenti e veloci, tutto questo per  “creare il motore” dice lui e poi ci si è messa l'estate con Minosse, Nerone, Caronte, Scipione…..insomma non è stato certo facile prepararsi soprattutto nel mese di agosto.
Girano voci all’interno del team di qualche matto che andava a correre alle 4 del mattino e di qualcun altro che invece andava alle 5……….fuori di testa questi runners……per me sono solo leggende metropolitane.
Per il resto a parte qualche lieve doloretto soprattutto nelle settimane dopo il lungo dei 35km non mi posso certo lamentare, mi sarei aspettato di perdere qualche kg in più ma ormai quel che fatto è fatto.

Ma veniamo alla domanda critica alla quale molti si rifiutano di rispondere ma che va per la maggiore, soprattutto nei 2 giorni antecedenti alla gara e che ti viene chiesta più volte anche dalle stesse persone…..QUAL’ è IL TUO OBIETTIVO?
Al di là della risposta di rito tipo “arrivare fino in fondo” , personalmente cercherò di fare meglio della volta precedente (4h e 4min) e visti gli allenamenti e gli andamenti dei lunghi sarei molto felice di stare attorno alle 3:45, poi si sa ogni gara ha la sua storia e in una maratona può succedere veramente di tutto…..calcolando poi che in questa edizione si è deciso di partire e provare a farla tutta assieme ad alcuni amici tra cui il mitico HP (ex Re) che non farà altro che parlare e sparare cacchiate……speriamo bene!

Ciao a tutti, non vedo l'ora di scrivere il post "post Berlino"

venerdì 15 giugno 2012

La giornata ideale per correre....


Ciao a tutti,
il mio ultimo post è datato 30 giorni fa e credo sia ora di aggiornare l’andamento della mia nuova preparazione in vista del prossimo obiettivo: la ” 32° Berlin Marathon”.
Mancano meno di 15 settimane alla partenza di questa nuova sfida sui 42 km ed io ho iniziato a prepararmi già da qualche settimana.

Sempre sotto lo stretto controllo del podologo, atleta e” tabellista” Antonino, con la supervisione dello Stratega Zanio e del motivatore Mencio ho iniziato il percorso verso il 30 settembre.
Ultimamente mi sentivo poco ispirato, avevo voglia di postare qualcosa riguardo i miei allenamenti ma non sapevo cosa…..non posso certo mettermi a descrivere  le varie sedute, i carichi di lavoro le ripetute e i recuperi o i medi, i lunghi ed i lunghissimi.......
Eh si gente, come disse Fede qualche giorno fa, quanto inizi a parlare di sedute e carichi di lavoro, realizzi che ci sei dentro fino al collo e non c’è via di ritorno……per coloro che hanno compreso la frase precedente….benvenuti, siete degli invasati di corsa come me!!!

Ogni allenamento ha la sua storia, per prima cosa ovviamente la prestazione, poi le condizioni fisiche e le condizioni ambientali ed infine i fattori esterni come ad esempio la gente che si incontra lungo il percorso. Tutto questo genera emozioni e sensazioni che poi restano più o meno memorabili nella nostra mente.
Questa premessa è dovuta a quello che è accaduto ieri.

Io, Riccardo e Felice ci diamo appuntamento come spesso accade al mitico park del Bassanello da dove parte il lungargine, la giornata non promette bene dal punto di vista atmosferico, appena esco di casa in auto, inizia a grandinare, chiamo Felix preoccupato e lui con il suo accento bresciano mi dice di stare tranquillo che si va a correre…….bah si vede che a Brescia sono abituati…..
Arrivo al punto di ritrovo, continua a grandinare e non c’è traccia dei miei 2 compagni d’avventura…….secondo me mi hanno preso per il c…. e adesso se la staranno ridendo.
Chiamo Riccardo che mi dice che stanno arrivando…..meno male perché sarebbe stato un bello scherzo di quelli che piace fare a me.
Eccoli….sembra stia anche smettendo di piovere e in lontananza si vede uno scorcio di sole, che fortuna giusto in tempo e l’argine è tutto per noi ma appena lo penso la pioggia comincia a scendere con maggiore intensità.

Ci sono 15-16 gradi e Felice che all’inizio si era dimostrato temerario inizia a ripensarci mentre negli occhi di Ricky scorgo una luce strana, sembra quasi divertito e la cosa mi fa un po’ paura. Io ovviamente penso già all’opzione B……andare al bar! In un attimo partiamo, non so come ma ci siamo trovati a correre e dopo 10 metri eravamo completamente inzuppati di acqua.

Imbocchiamo l’argine, completamente svuotato di gente……..ma pieno di acqua, un’unica pozzanghera fonda 30 cm….ci buttiamo dentro, senza pensare, l’acqua supera le caviglie ma noi stiamo sorridendo, il vento ci soffia contro e la pioggia cade di traverso sui nostri volti e noi stiamo ancora sorridendo,  affondiamo con il piede che ormai pesa almeno 1kg in più, le scarpe sembrano spugne e noi siamo felici….
Incontriamo un pazzo come noi che corre in bici, ci fa segno col pollice verso l’alto….inizia a grandinare e forse non sorridiamo più perché fa anche male ma è un dolore quasi piacevole e come dei bimbi alle prese con la loro prima marachella  anche noi ci sentiamo fighi e noncuranti del pericolo visto che si fa sentire qualche fulmine nelle vicinanze e l’argine di alberi ne è pieno.

Sicuramente lo stiamo facendo per poi raccontare quello che a noi sembra un gesto eroico ai nostri amici dello spakkazza ma soprattutto perché tutto questo ti fa sentire vivo, libero e allo stesso tempo forte, stiamo fronteggiando un avversità atmosferica ma più picchia la pioggia più picchiamo noi i piedi sul terreno……e come su Forest Gump guardando il cielo penso ”è tutto quello che sai fare” e il paragone con la vita lavorativa degli ultimi anni non è poi così lontano.

Non abbiamo concluso un'altra maratona, sia chiaro, ma nel nostro piccolo della quotidianità podistica, almeno per quanto mi riguarda, mi porto un bel ricordo di una dura corsa in balia di freddo, vento, pioggia e grandine fatta con i miei amici e runners Ricky e Felix ai quali va un ringraziamento speciale per avermi convinto a prenderne parte e a Riccardo soprattutto che con il suo “dai cero, forza cero” (il mio nuovo soprannome)  mi ha fatto completare una dura seduta di ripetute.

Alla prossima.

martedì 15 maggio 2012

Andiamo a Berlino!!!




Ciao a tutti,

scrivo per comunicarvi che l’anno 2012 ha in serbo per me un nuovo obiettivo sportivo!

Dopo una attenta analisi di tutte le possibili maratone autunnali e non curante delle spese economiche che dovrò sostenere e in barba soprattutto a questa crisi che ci sta mettendo sul lastrico, ho deciso che prenderò parte alla 39° edizione della maratona di Berlino.

È tutto vero e come disse Caressa in una famosa semifinale del mondiale del 2006:” andiamo a Berlino!!!!”

E poco importa se la vita lavorativa di tutti i giorni ci schiaccia, ci avvilisce, ci sfinisce ricordandoci che siamo sull’orlo di un precipizio, mai sicuri e mai tranquilli perché lei è la……..LA CRISI!

Io ho bisogno di un obiettivo, di uno stimolo che mi faccia sentire vivo, di sapere che le condizioni di questa sfida le decido io. Se si perde o si vince sarà solo per merito mio.

Chi corre sa che la corsa non da credito ad alibi, la corsa è sincerità e verità; è di questo che ho bisogno in questo momento, sapere che me la gioco, che il risultato sarà direttamente proporzionale all’impegno e non falsamente condizionato da cause esterne, infortuni a parte.

A chi può pensare che questa mia passione sia solo una fuga dal mondo reale per evitare di fare i conti con la cruda realtà che il periodo storico attuale ci sta riservando dico che “è proprio così”; mai come in questo periodo voglio fuggire, distrarmi, sfogarmi e se la corsa dovesse degenerare in una mania....beh....come il saggio Zanio mi disse qualche giorno fa: “non c’è mania più sana al mondo!”

Lunedì 14 maggio si inizia! La via è tracciata! 

Ora non mi resta che percorrerla con il massimo impegno possibile, ricordandomi che in fondo il 30 settembre parteciperò solo ad una gara, sarò solo un runner in un mare di decine di migliaia ma sicuro del fatto che quel runner lì, quello che sotto la porta di Brandeburgo trepidante abbraccia i compagni, in attesa di uno sparo, non sarà la stessa persona che sta scrivendo in questo momento.

Non è l'obiettivo che ci fa grandi ma la fatica che ci costa per raggiungerlo ed io non vedo l’ora di essere li a guardare.

A presto.

Alessio

lunedì 23 aprile 2012

Racconto di una piccola impresa più morale che fisica



Una settimana fa, appena uscito da 7 giorni di influenza mi faccio convincere, come al solito, dal mitico Fido Fede a partecipare alla mezza maratona della città del Santo, la mia città, la bellissima Padova.
“Tanto ce li hai nelle gambe” dice lui.
Anche la nuova recluta runner Theo insiste dicendo che potrei essere un ottimo compagno di avventura e dato che non parto con chi sa quali velleità mi chiede di tirarlo fino alla fine.
Ed è così che mi iscrivo l’ultimo giorno utile a questa competizione che si svolge sulla distanza dei 21,097 km.
Decido quindi di fare qualche uscita corsaiola preventiva per testare il mio fisico ancora debilitato dalla malattia.
Lunedì mattina faccio il primo tentativo, ma i primi metri sull’asfalto e sui san pietrini poi sono durissimi, sento che mi vogliono dire qualcosa ma io non li ascolto e continuo, dopo 600 metri passo sul ghiaino del piccolo argine della Specola, attraverso la strada ed imbocco l’argine di via Goito, finalmente sullo sterrato morbido penso e mi rilasso e in 2 secondi mi ritrovo a terra, faccia in giù tutto infangato e dolorante.
Come i bimbi piccoli che non vogliono far vedere di aver accusato la caduta mi alzo immediatamente e mi guardo attorno imbarazzato……..nessuno mi ha visto……che culo!
Imperterrito ho continuato la mia corsa e così ho fatto anche il mercoledì e il giovedì.


Domenica mattina ore 7.15 suona la sveglia……che mal di testa….sono andato a letto alle 2.00 dopo una cena infinita ricca di vino.
Prendo la maglietta della maratona di Barcellona…..la indosseremo tutti questa mattina.
Appuntamento alla Stazione dei treni di Padova per le 8.30 da li le navette ci porteranno alla partenza.
Assieme a Theo e a Tega ci incamminiamo lungo corso del popolo ed ecco che compaiono altri runners, la città è chiusa al traffico, ci siamo solo noi, la città è nostra!
Fede mi fa notare che si inizia a respirare aria di maratona, io non sono un esperto (1 sola all’attivo) la città è grigia e ben diversa dalla mitica mattinata di Barcellona del 25 marzo ma sento che c’è qualcosa di simile, qualcosa che mi riporta in Spagna…..ah ecco…..le facce, gli sguardi, le espressioni dei runners che aspettano in silenzio prima di salire sulla navetta. Certo non andiamo a fare una maratona ne facciamo metà ma la voglia di correre, di misurarsi, di sfidarsi è sempre la stessa……c’è un percorso da fare e un tempo da battere!


Incontriamo alcuni amici: Vincenzo e Luca, saliamo sulle navette diretti a Camposanpiero.
Ore 9.00 ci incontriamo con Lo Spakkazza Team, ci sono Felix, il Re, L’ing, Got e Andrea, l’atmosfera è goliardica, le solite battute sul tempo e sul ritmo che ognuno terrà ma oggi per me non c'è tempo e ritmo, sono fuori forma e sarò la spalla di Theo; obiettivo: sotto le 2 ore!!!!!


Decidiamo comunque che la partenza sarà "tutti assieme" e così sotto un cielo grigio ed una brezza fredda che come al solito stimola il mio stomaco ci incamminiamo verso la partenza, siamo un mare di 1800 podisti.
Ci diamo la mano ci facciamo un grande in bocca al lupo e si parte.
I primi metri li facciamo con i moschettieri (Re, Ing e Felix), prendiamo subito il ritmo andando a 5’20’’, mi giro e Theo è al mio fianco…bene. I moschettieri iniziano ad accelerare mentre non si vedono già più Tega, Vincenzo, Got e Andrea.
Mi guardo attorno e mi rendo conto che siamo in tanti, inizio a dilettarmi nella lettura degli abbigliamenti per capire le varie provenienze ma è ancora presto dobbiamo ancora incontrare gli atleti che stanno correndo la maratona e per lo più siamo tutti autoctoni.
                                Io sono quello in maglia viola, Theo al centro in maglia rossa.

Maciniamo chilometri in scioltezza e Theo si deve sorbire la mia logorrea….continuo a ripetergli quanto sia bello correre e faccio paragoni con Barcellona ad ogni km….”c’era più gente”…..”c’era più pubblico”……”dai Theo dai la mano ai bambini”…..lui, secondo me vuole uccidermi ma sta zitto, un po’ perché inizia a sentire la stanchezza ed un po’ perché gli servo fino alla fine, poi potrà insultarmi.
Il pubblico è vero, è poco ma quei pochi che ci sono, sono da encomiare……con quel tempo….alzarsi dal letto per incitare e tifare……per noi partecipanti non ha prezzo. Qualcuno riconosce la mia maglietta e mi urla “grande Barcellona” io mi emoziono faccio 50 metri a 4’ al km e poi torno alla realtà perché c’è il mio compagno d’avventura che mi riporta all’ordine.
Alcuni si sono organizzati con gazebo, griglie e fusti di vino e birra, altri hanno creato una console da deejay e suonano musica a tutto spiano…insomma non ci si può annoiare.
I primi ristori li saltiamo, incrociamo i runners della maratona e non serve vedere il pettorale con la numerazione diversa per riconoscerli ma basta guardarli in volto, cavolo noi siamo al 10° km e loro sono già oltre il 30°km. Alcuni vanno in difficoltà…..forza ragazzi……racconto a Theo della mia crisi a Barcellona orgoglioso e fiero di averla avuta e lui mi guarda con gli occhi da killer ma è ancora troppo presto per farmi fuori….


In un attimo siamo al ristoro del 14°km….forza Theo…..prendiamo un gel…..che fa figo…..ma ci da anche forza….inizio ad aumentare il ritmo siamo sui 5’00’’al km ed il mio compagno di avventura non cede….grandissimo!!!
Arriviamo in zona Arcella Theo inizia a rallentare, il viso affaticato, non parla più….ogni tanto mi dice “nonnnnmamollaeeee” ovvero “non mi mollare!!!” seguito immagino da mille imprecazioni mentali.
Si affianca un tizio in bici e inizia ad incitarlo per ben 2 km…..”forza è solo questione di testa, attaccati al tuo amico, non lo mollare!!!”
Ed insieme continuiamo a spingerlo, io mi invento un po’ i ritmi e le distanze e il mio collega biker mi da man forte, anzi azzarda un meno 2km quando ne mancano 3, tanto Theo neanche riesce più a vedere i cartelli…..


Eccolo che si affianca e mi dice” sto dando il 150%, non ne ho più!!” ma non si è accorto che ormai siamo davanti alla Basilica del Santo a 300m dall’arrivo, gli dico che se fa uno scatto stiamo sotto l’ora e cinquanta……entriamo in Prato della Valle……bellissimo….una folla di appassionati, curiosi e famiglie che incita i partecipanti negli ultimi 200m…..sento chiamare il mio nome ed eccoli…i compagni di avventura….Zanio, Mario, Marco….in realtà mi insultano goliardicamente….ma io oggi non ho bisogno di essere incitato sto facendo il pacemaker per il mio amico che sembra sentire le grida dei ragazzi e dato che non distingue più neanche le parole prende tutto come un tifo e parte a razzo…..arriviamo assieme abbracciati e braccia al cielo tagliamo il traguardo!
1h50’12’’…..pazienza non siamo scesi sotto l'ora e cinquanta ma grande Theo che praticamente senza allenamento si è fatto una mezza maratona incredibile!

Che dire….se alcune competizioni ti emozionano per la prestazione e il grande risultato ottenuto altre per aver aiutato un amico a portare a termine un impresa.
Mi porto a casa un’ottima prova e un importante allenamento morale che non vale certamente meno di una grande prestazione fisica.

Appena avrò le foto le posterò.

Alla prossima.
Alessio.

giovedì 12 aprile 2012

Prossimo obiettivo....un' altra maratona


Sono ormai passati quasi 20 giorni dal grande giorno.....quella che sarà una data indelebile nei miei ricordi....25 marzo....la mia prima maratona.
Mi porto ancora dietro qualche strascico di euforia e gioia che pian piano stanno cedendo il passo ad una pianificazione ponderata, razionale e logica di quello che sarà il mio prossimo obiettivo, ovvero la mia prossima maratona.
Certo se dovessi seguire le emozioni non c'è obiettivo che tenga....New York tutta la vita!!!!
Ma bisogna fare i conti con molti aspetti, prima di tutto quello economico e visto che non è certo il periodo migliore, la maratona della grande mela può attendere....tanto mica scappa.
Così se restiamo nei confini europei, balzano subito alle prime posizioni per numero partecipanti, maratone come Londra, Berlino, Parigi, Venezia, Roma.
La voglia è tanta e Venezia e Roma sono troppo lontane, Parigi e Londra troppo vicine ed iscrizioni ovviamente chiuse.
Resta quindi Berlino che è famosa per l'alta partecipazione di pubblico ed atleti e per la sua velocità. Le iscrizioni sul sito ufficiale sono chiuse già da qualche mese ma si può ancora partecipare tramite l'acquisto dei pacchetti tipo Terramia.
Non resta che informarsi e vedere se si riesce a partecipare.
A presto.

Alessio.

mercoledì 4 aprile 2012

Barcellona, 25 Marzo 2012, la mia prima MARATONA.....

Ciao a tutti,

alcuni mesi fa con molto azzardo (pesavo 105 kg e correvo sporadicamente da inizio anno al solo scopo di dimagrire) accettai l’invito di Federico, “top runner” e amico da una vita, a partecipare alla maratona di Barcellona, un po’ perché non c’ero mai stato e un po’ perché avevo bisogno di stimoli nuovi.
Ho quindi iniziato la mia preparazione seguendo i consigli dell’esperto collega e amico Luca che molti conoscono come “Lumino” e la tabella del podologo Antonino, un mio vecchio compagno dei bei tempi andati, quando si faceva atletica e si sognavano minimi per partecipare ai campionati nazionali. Io non ci sono mai riuscito, lui invece è stato un talento inespresso che a 17 anni vantava il primato italiano stagionale sui 1500 m della sua categoria, si è poi scoperto podologo che nel padovano vanta già una discreta fama per le sue abilità quasi miracolose.
Verso fine novembre iniziai a prepararmi con serietà, da solo durante la settimana, ed assieme allo Spakkazza Team (vedi pagina dedicata) alla domenica mattina, giornata dedicata solitamente ai medi e ai lunghi.
Fu così che partimmo un venerdì 23 mattina da Venezia con destinazione Barcellona.
Arrivati a Barcellona lo Spakkazza team si è congiunto con i “Catanesi” e così siamo diventati un gruppo unico di 18 runners.
Dopo una breve sosta in albergo  (io ero in camera con fido fede e il presidente) ci siamo riuniti tutti e 18 e siamo andati all’expo della maratona a ritirare il pettorale e il pacco gara…..che emozione….il pettorale con il mio nome scritto e la maglietta ufficiale….bellissima….. .
Si respirava già l’atmosfera pre-gara e la città brulicava di runners che indossavano la maglietta ufficiale.
Venerdì e sabato ci siamo svagati fra turismo, mare e mangiate di paella sempre cercando di non stancarsi troppo….cosa che a me non è servita perché la tensione e l’agitazione non mi hanno fatto dormire il sabato notte che tra l’altro prevedeva anche il cambio dell’ora legale e forse anche grazie a Marco che non faceva altro che agitare tutti…. .

Domenica mattina dopo una ricca colazione anche con pasta, cucinata solo per i maratoneti ci siamo incamminati verso la partenza della gara in piazza di Spagna che distava 1,4 km dall’albergo. (partenza e arrivo sono nello stesso punto).

Che emozione……..20 mila persone pronte a partire in una cornice bellissima: Piazza di Spagna, con le sue enormi fontane, il palazzo del museo d’arte e le torri veneziane.
Iniziamo a dividerci ognuno va nella propria gabbia e io perdo Leonida e Felice gli amici con i quali si era organizzata la partenza…trovo però Mario e Savia, loro vogliono farla in 5 ore e decido di stare con loro per lo sparo.
Mario che ormai è un esperto mi dice che la cosa più bella è osservare le facce dei partecipanti per vedere le emozioni che traspaiono dalle loro espressioni ed ha ragione…..la tensione e l’eccitazione salgono quando si sente la voce di Freddy Mercury che intona Barcelona…..ci guardiamo e ci abbracciamo e continuiamo darci pacche sulle spalle; inizio ad avere gli occhi lucidi….che emozione…..partenza!(la nostra è stata ritardata di qualche minuto).
Parto tranquillo in mezzo ad una folla incredibile, mi stacco subito dagli amici perché io punto a stare sulle quattro ore e se riesco anche meno. Vado a 5.30-5.20 al km…..i primi 10 km sono di stupore mi guardo attorno e ci sono partecipanti di tutte le nazionalità, al Camp Nou c’è il primo ristoro…mi sento bene con qualche movimento di pancia che infastidisce ma resisto…al 14 km passo davanti all’albergo e Zanio che non ha potuto correre mi incita e mi dice di tenere il ritmo. La partecipazione del pubblico è tantissima vedono il tuo nome sul pettorale e gridano: “animo Alessio animo!!!”
Il percorso è duro lunghe salite alternate ad altrettante discese, c’è chi in seguito l’ha definita più dura di New York ma per me non fa testo perché è la mia prima…..passiamo davanti a casa Batllò, poi davanti alla Sagrada Familia il percorso è bellissimo e anche se inizi ad essere stanco non puoi non notare le opere d’arte di una città meravigliosa.
Passaggio alla mezza in 1h55’ e sto bene, inizia a farsi sentire un po’ di caldo ma il tifo ti fa volare soprattutto nei punti dove il percorso è più stretto e sembra di essere sul Pordoi al giro d’Italia con le persone che ti danno la mano e ti toccano……e ancora non sento la stanchezza e mi chiedo ma sta crisi che tutti menzionano….forse non arriva……invece il pubblico che al 30°km mi grida ancora più forte: “animo-animo-animo alessio!!!” se n’era già accorto perché mi vede dondolare stancamente. Al 32° è crisi pura ma di quelle che non passano e che ti porti fino alla fine, penso a Fede che qualche mese prima mi disse:”ti dirai che è impossibile finirla e che camminare non fa poi tanto male ma non mollare perché passerà e poi avrai la soddisfazione di non aver ceduto”.
Mi faccio coraggio e anche se il mio ritmo continua a cedere e passa a 6 minuti al km, le gambe diventano di cemento e i polpacci ti fanno capire che devi ancora rallentare altrimenti si bloccano e così mi trascino fino all’arrivo con la volontà di non fermarmi mai anche a costo di girare gli ultimi 2 km (bastardissimi tutti in salita) sopra i 7 minuti; è così che arrivo difronte alla piazza di Spagna con una folla incredibile, l’adrenalina sale e vedo l’arrivo a 50 m e capisco che adesso è giunto il mio momento…..alzo le braccia (fino a dove riesco), taglio il traguardo e mi commuovo…..è finita in 4:04:29.

Che sofferenza!!!!!!(vedi immagine) Ma che emozioni!!!! Solo chi ne ha fatta una sa cosa si prova…..non è descrivibile e la gioia è tale che ripaga completamente la fatica.
Il giorno dopo cerchiamo di goderci la città, facciamo tutti un po’ fatica a camminare e molti indossano la medaglia che significa molto più di un oggetto di metallo attorno al collo perché dice a tutti quelli che incontri che tu sei un “finisher”, tu c’eri e l’hai finita.
Beviamo una (in realtà molte) meritata birra che ci eravamo preclusi nei giorni pre-gara e ci deliziamo con le tapas nel quartiere gotico, concludiamo con un pranzo in spiaggia e una passeggiata non molto fluida nel lungo mare di Barceloneta.
Nel tardo pomeriggio dall’aeroporto salutiamo una città che resterà per sempre nei nostri pensieri ed io consapevole che la prima maratona non si scorda mai mi dico:” non poteva esserci debutto migliore”.
Ora mi godo il meritato riposo (sportivo) anche se non vi nascondo che penso già a quale sarà la prossima…..Berlino….Budapest…..Venezia…..meglio muoversi perché le iscrizioni stanno per chiudere.
Grazie Barcellona, grazie ragazzi e grazie Fede che mi hai convinto a partecipare.

Ciao.